Gli studenti del Bandini e i bambini curdi si salutano con un “Ser cha ua” Stampa
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Martedì 07 Giugno 2011 16:11

Giovedì 5 maggio 2011 gli studenti della 4A Igea dell’I.T.C.G. “S. Bandini”, grazie alla collaborazione della Prof.ssa Barbara Cellesi e dell’Associazione Iniziative di Solidarietà, si sono recati presso la struttura di accoglienza Monastero, nei pressi della città, per conoscere i tre bambini curdi che quella stessa mattina erano stati dimessi dal Policlinico “Le Scotte”.

 

Attraverso un percorso tematico, condotto dai volontari di Iniziative di Solidarietà e dall’operatrice di zona del Progetto Scuola e Volontariato, gli studenti avevano già approfondito gli effetti delle armi chimiche (delle industrie europee) nel Kurdistan Iracheno e conosciuto il panorama di iniziative di solidarietà finalizzate al miglioramento delle condizioni di vita dei bambini; in seguito a ciò i ragazzi sono stati coinvolti in una brevissima, ma intensa esperienza fuori dalle aule scolastiche.

“Per noi ragazzi questa esperienza è stata costruttiva ed intensa” dice una studentessaCi ha fatto comprendere la difficile situazione in cui vivono queste famiglie e ci ha dimostrato come sia fondamentale ed indispensabile l’impegno delle associazioni di volontariato”. Asseriscono altri: “Ci siamo sentiti coinvolti e arricchiti di conoscenze ed esperienze fuori dalla realtà quotidiana. Aver conosciuto questi bambini è stato come aprire gli occhi davanti ad un mondo diverso, fino ad ora sconosciuto!”.

Sono queste le parole dei ragazzi alla fine di questo percorso fatto di racconti, testimonianze, ascolto e giochi di gruppo.

* “Ser ciaua” ci spega Iole Pinto – presidente dell’Associazione Iniziative di Solidarietà – è un antico saluto curdo. Più che un saluto è una benedizione, un augurio, una promessa di ricordarti per sempre. Significa “ti porto sugli occhi”.

fonte: http://www.scuolavolontariatotoscana.it/blog/

Ultimo aggiornamento Martedì 07 Giugno 2011 16:19