Home Le attività 1997-2005 Kurdistan iracheno: alfabetizzazione e formazione professionale di ragazze e vedove
Kurdistan iracheno: alfabetizzazione e formazione professionale di ragazze e vedove Stampa E-mail
Dalla fine della prima Guerra del Golfo il problema dei rifugiati interni ("internal displaced people") ha assunto dimensioni drammatiche nella Regione Autonoma del Kurdistan iracheno. I rapporti ufficiali dell'ACNUR del 2002  denunciano nella Regione Autonoma Kurda 850 mila profughi interni, deportati nella Regione Autonoma dal resto dell'Iraq  dal 1991. Il fenomeno è continuato e si è intensificato negli ultimi dieci anni, con la politica di 'arabizzazione' perseguita dal governo di Saddam Hussein, che ha visto la deportazione di migliaia di Kurdi dal resto dell'Iraq, ed in particlare da Mossul e Kirkuk,  nella regione autonoma kurda. I kurdi si affollano in tendopoli, ex carceri, alloggiamenti di fortuna alle periferie delle città di Arbil, Duhok, Sulaymania.
Le donne in particolare vivono condizioni drammatiche di miseria e deprivazione: molte ragazze ed adolescenti  non hanno mai frequentato una scuola, a causa delle guerre e delle continue deportazioni subite. Molte donne  sono rimaste vedove giovanissime  e con figli piccoli da mantenere. Nell'ambito della tradizione agricolo pastorale kurda la donna ha cura dei figli e bada alla casa, mentre al marito spetta il ruolo di provvedere al sostentamento economico della famiglia. Una donna vedova è una donna che non ha alcun mezzo per provvedere al sostentamento della famiglia.  La tradizione non consente facilmente alle donne di risposarsi. Spesso la famiglia del primo marito non consente che i figli la seguano a casa del nuovo marito, oppure la famiglia del nuovo marito non vuole che la donna porti con sé i figli del precedente matrimonio. Questi comportamenti, per quanto siano oggi illegali in Kurdistan, sono estremamente diffusi e radicati nel costume sociale, e possono degenerare e dare luogo a minacce e maltrattamenti inflitti alle donne. Il progetto ha l'obiettivo di intraprendere un processo di alfabetizzazione ed istruzione rivolto a  bambine, adolescenti, vedove  che vivono nei campi profughi e nei villaggi periferici del Nord Iraq, valorizzando le potenzialità  delle  istituzioni scolastiche già presenti sul territorio. L'alfabetizzazione e la qualificazione professionale femminile rappresenta una premessa indispensabile di crescita umana e sociale in questa regione, un'azione prioritaria tesa al conseguimento dei diritti umani, civili e politici del popolo iracheno. Un'azione di estrema rilevanza in questa regione, ai confini con l'Iran, ove l'integralismo islamico rappresenta ormai una continua e pressante minaccia per la vita di migliaia di donne e bambine.
Dal 2000 abbiamo attivato un servizio di scuola bus  per consentire alle ragazze che vivono nei villaggi periferici di frequentare le scuole situate nella città di Duhok. Il progetto è iniziato in via sperimentale con trenta ragazze  ed uno scuola bus. Nel  2003 il numero di ragazze dei  villaggi iscritte alla scuola è di 400 e gli scuola bus sono diventati  4: lavorano su  due turni per poter accompagnare tutte le ragazze a scuola. Considerato il successo dell'iniziativa, sono stati intrapresi anche corsi specifici di formazione professionale per le adolescenti, in stretta collaborazione con la direttrice della scuola.
 
© 2008-2011 Associazione Iniziative di Solidarietà ODV SI-Italia