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Novembre 2009: Nuova Missione di Chirurgia Pediatrica e Plastica nel Kurdistan Iracheno Stampa E-mail

Dal 19 al 29 Novembre 2009 abbiamo condotto una nuova missione di chirurgia pediatrica a Dohuk (Kurdistan Iracheno). Nel corso della missione  sono stati operati  dal team chirurgico senese diretto dal Prof. Mario Messina  presso la sede operativa di Dohuk quaranta   bambini provenienti da tutta l'area del Nord Iraq  (Sulaimania, Kirkuk, Erbil, Dohuk, Mosul) affetti da malformazioni congenite e gravi patologie  del tratto urogenitale, gastrointestinale e tumori..


Anche questa volta sono stati individuati  bambini affetti da patologie  particolarmente complesse  non  operabili in loco,  e che andranno urgentemente  trasferiti in Italia nel corso del 2010, per essere operati presso la Chirurgia Pediatrica dell'Azienda Ospedaliera Senese.
Nel corso della missione è stata intrapresa anche attività di chirurgia plastica, per la cura di bambini affetti da labbro schisi (labbro leporino), malformazioni congenite degli arti e correzioni di postumi da ustioni a cura  del chirurgo plastico del Policlinico Le Scotte di Siena - dr. Luca Grimaldi, che si è unito alla missione ed ha valutato

oltre trecento casi di bambini da trattare, quaranta dei quali  sono stati già sottoposti ad intervento di chirurgia plastica ricostruttiva   nel corso della presente missione, con esito positivo.
La missione ha avuto anche lo scopo di dare continuità  ed estendere il  percorso formativo  dello   staff locale  di chirurgia pediatrica e plastica, già intrapreso nel 2008

Nel corso della missione abbiamo incontrato i bimbi curati a Siena nel 2008-09: Sono venuti da ogni parte dell'Iraq per essere  valutati clinicamente dai chirurghi senesi che li hanno operati.

E' stata una grande emozione rivedere Bekar cresciuto, sorridente, vestito da ometto.

Il suo  primo vero  pasto lo ha fatto a cinque anni  a Siena lo scorso anno, in ospedale, dopo  l'operazione che gli ha ridato un esofago normale. La sua malattia congenita, l'atresia esofagea, gli impediva di nutrirsi dalla nascita. Era ridotto allo stremo quando lo abbiamo trasferito a Siena.

La sua è una famiglia poverissima. Vive alla periferia di Dohuk, in edifici un tempo adibiti a carceri, dove ancora vive la povera gente. Ma va a scuola, mangia, gioca, corre, e  la mamma  è felice, felice di aver sperato oltre l'immaginabile, fino a  vedere quel sogno che sembrava impossibile, il suo bimbo diventare sano e  vivere una vita normale, diventare realtà.

 

Abbiamo incontrato  Kurdistan, una ragazza di 16 anni, nata  nel 1992 a Sulaimania, subito dopo la I guerra del Golfo; le è stato dato nome  Kurdistan in segno di speranza e di nuova vita per il popolo di quella Regione, in quegli anni duramente colpito dalle persecuzioni del Regime di Saddam Hussein, duramente represso in Turchia, dove la parola Kurdistan non era pronunciabile fino a pochi anni orsono.
Purtroppo la bambina è nata con una malformazione urogenitale estremamente rara e grave: due emi-vesciche al posto di una normale vescica, con problemi di incontinenza e di infezioni continue. Nel corso della sua breve vita è stata sottoposta ad otto interventi presso ospedali giordani e siriani, che purtroppo non hanno avuto altro esito che aggravare la malformazione iniziale e peggiorare il morale e lo stato d'animo della bambina e della famiglia.
La ragazza è arrivata a Siena l'8 marzo del 2009 in gravi condizioni di salute, ma soprattutto in condizioni psicologiche di profonda depressione e tristezza, insieme alla madre.
E' stata sottoposta ad un delicatissimo intervento ricostruttivo presso la Chirurgia pediatrica di Siena che ha avuto un esito positivo. La ragazza è ripartita radiosa per il Kurdistan nel giugno fi quest'anno, felice di poter affrontare una nuova vita da ragazza normale. Ci ha lasciato una lettera testimonianza del suo soggiorno a Siena che difficilmente dimenticheremo, che ci serve di incoraggiamento per continuare questo percorso di cura e di solidarietà umana.


E poi c'era Younis, un bimbo arabo di 12 anni, è venuto da Mosul per incontrarci, per essere visitato.
Anche lui come Kurdistan è affetto da una grave malformazione urogenitale che lo ha reso incontinente e soggetto a gravissime infezioni. Era stato sottoposto a numerosi interventi a Baghdad, che purtroppo avevano peggiorato le sue condizioni fisiche e psichiche Nel corso della sua prima degenza a Siena ha imparato molte parole. Prima tra tutte “grazie”. Ama dipingere e nel giorno del suo compleanno il 23 Marzo 2009, proprio a pochi giorni dall'intervento, gli è stata regalata una grande scatola di colori, che lo ha reso felice. Il secondo intervento consentirà a Younis di essere un bambino del tutto normale. Deve ritornare a Siena nel  Marzo 2010.


… e abbiamo incontrato in questi giorni  tanti altri bimbi che sono stati curati con il nostro progetto nel corso degli ultimi due anni, ed  ora vivono  una vita normale, con le loro storie, i loro volti, i loro sorrisi, che vorremmo condividere almeno per un momento con tutti coloro che ci stanno sostenendo…

 
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